26 Luglio: si apre il Festival!

Il titolo che si è voluto dare al concerto inaugurale trae lo spunto dalla presenza all’ interno di esso di due lavori che appartengono al ciclo noto come “Cantate Romane” che Georg Friederich Haendel compose a Roma nei primi anni del Settecento. Il poco più che ventenne maestro infatti, durante il soggiorno presso il Cardinale Ottoboni, compose “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno” e le già citate “Cantate Romane”, l’ Agrippina e il Rodrigo. Incredibile la capacità di adattare la musica ai testi italiani di un compositore che si cimentava con tale genere per la prima volta.
Il programma di questa serata fornisce un chiaro esempio della straordinaria versatilità compositiva del genio di Halle, maestro considerato tedesco in Germania, italiano in Italia e inglese in Inghilterra. Se infatti ad un solido rigore contrappuntistico di marca teutonica viene di attribuire la prima opera in programma, che appartiene in effetti al ciclo delle cantate Hallenser (dal nome del luogo in cui Haendel nacque), molti sono invece i punti di contatto della seconda sonata con lo stile inglese. In particolare potrà notarsi l’ ispirazione alle grandi ciaccone di Henry Purcell nella meravigliosa passacaglia al centro dell’ opera