Gran finale a Campo di note: si sogna con Battista Lena Unit Three

Seguire uno spettacolo dal vivo, sentire il cuore del musicista che si commuove per l’applauso, per il bis, per il rumore caldo delle note che sgorgano in una sera fredda d’agosto, in una piazza– quella Duval, a Campo di Giove – gremita e prodiga di consensi – tutto questo significa respirare l’aura di un evento.

E Campo di note 2017 – Festival giunto quest’anno alla sua quinta edizione – è stato un grande evento: un singolare intreccio di spazio e di tempo:  l’apparizione unica di una lontananza. Un lungo viaggio che ha attraversato note musicali, seminari di approfondimento e dibattiti – per condurre gli spettatori, attraverso live, aneddoti e ricordi, a conoscere le voci e le storie di alcuni tra i più grandi protagonisti della musica e dell’informazione italiana e internazionale.

Se dovessi definire Campo di note con un solo aggettivo” dice in sala stampa, a caldo, il direttore musicale della rassegna, Giorgio Sasso “direi con un pizzico di immodestia che è un Festival intelligente”. “Quella che è appena terminata” racconta Sasso “è stata una rassegna ricca, caratterizzata da eventi importanti. Ha iniziato in una notte di luna piena, in un cielo così terso da farla sembrare viva, l’Insieme Strumentale di Roma, da me diretto, legando le ricorrenze sceniche a quel fil rouge che è la Follia. Ha proseguito un amico di Campo di Note, Michele D’Ambrosio, seguendo il tema delle variazioni attraverso il genio di Beethoven e la spregiudicatezza di Brahms. A seguire il Roberto Gatto 4et, formato da Roberto Gatto (drums), Matteo Bortone (doublebass), Alessandro Presti (trumpet) e Alessandro Lanzoni (piano). Roberto Gatto, è bene ribadirlo, è uno tra i più interessanti batteristi e compositori internazionali, che fa della ricerca timbrica raffinata e del sound mediterraneo il suo marchio di fabbrica.  Infine lo spettacolo odierno, portato in scena da una persona a me cara, Battista Lena, che ha saputo scaldare con il suo sound una piazza infreddolita da un clima autunnale. Con lui, sul palco di piazza Duval, due assoluti protagonisti della musica italiana e internazionale, il contrabbassista Ares Tavolazzi e il batterista Marcello Di Leonardo. Tra il pubblico, da sottolineare la presenza della moglie di Lena, la regista Francesca Archibugi”.

“Tra le note” conclude Sasso “quest’anno abbiamo inserito un intramezzo: un angolo di approfondimento non musicale. Due sono stati gli incontri, entrambi di rilievo: quello con Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, e quello in ricordo di un grande abruzzese: Marco Pannella”.

Su Campo di note 2017 cala il sipario.
Appuntamento al prossimo anno!